È stato presentato presso il Comune di Valledolmo il progetto di valorizzazione del feudo “Verbumcaudo” sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara attraverso il bando Beni confiscati 2019. Un momento che ha segnato un altro passo importante nel percorso di restituzione alle comunità del Vallone nisseno e delle Madonie per mezzo di undici giovani che hanno avuto il coraggio di dare una nuova storia al feudo abbandonato partendo dal lavoro della terra, dalle coltivazioni biologiche e di eccellenza, costituendo così la Cooperativa Sociale Verbumcaudo.
“L’iniziativa progettuale – ha spiegato Giuseppe Costanza Gaglio, presidente del Consorzio Agrietica, capofila del progetto – è realizzata in partenariato con i comuni di Polizzi Generosa e Valledolmo, Confcooperative Sicilia, Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo, CRESM – Centro di Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione e permetterà alla cooperativa di continuare a lavorare al processo di messa in produzione dei 150 ettari di terreno e dei fabbricati esistenti, mettendo in campo nuove iniziative di sviluppo locale e di promozione del territorio, in cui il bene confiscato, in quanto bene comune, diventa risorsa per l’intero comprensorio”.
Altro tassello sarà rappresentato dalla costruzione di percorsi tematici basati sulle esperienze relazionali e di conoscenza dei luoghi di mafia.
Verbumcaudo modello innovativo di gestione dei beni confiscati
Il progetto Verbumcaudo vuole essere un modello di intervento innovativo nella gestione dei beni confiscati alla mafia, che vede nel movimento cooperativo lo strumento capace di offrire risposte concrete e servizi alle organizzazioni sociali e alle istituzioni, nelle fasi di sequestro, confisca e riutilizzo sociale dei beni. Ecco perché tra gli obiettivi dell’intervento c’è anche l’inserimento lavorativo in agricoltura sociale di soggetti svantaggiati: una sfida che la rete dei partner ha raccolto e che crede raggiungibile grazie alla vicinanza di una solida rete di supporto composta da enti del privato sociale e istituzionale. “Grazie al sostegno di Fondazione con il Sud superiamo quello che abbiamo definito l’anno zero e ci avviamo a far germogliare quello che abbiamo seminato”, ha commentato il presidente della Cooperativa Verbumcaudo, Luca Li Vecchi. “Verbumcaudo vuole essere una risposta alle esigenze che la comunità chiede ad alta voce: l’urgenza di lavoro, di riscatto, di sviluppo economico e sociale. Il nostro sogno è quello di provare a rimanere nella nostra terra e a far ritornare altri giovani come noi, bloccando questa grande piaga che è l’emigrazione giovanile, riconoscendo il giusto valore al lavoro di queste persone e creando sinergie e rete con le diverse realtà già presenti sul territorio”.
Sta nella possibile replicabilità del modello promosso da questo partenariato la forza dell’approccio gestionale dei beni confiscati e dei beni comuni inutilizzati o non ancora restituiti alle comunità. Questo aspetto è emerso trasversalmente nei vari interventi della giornata: “La direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta: oggi Verbumcaudo rappresenta una nuova prospettiva di sviluppo e legalità”, ha sottolineato Vincenzo Liarda, Presidente del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. “Ci impegniamo affinché questo modello venga esportato anche in altri luoghi, rivendicando con forza quella che è stata la scelta di un territorio e il lavoro di rete delle organizzazioni e realtà che hanno creduto fortemente alla nascita della Cooperativa Sociale Verbumcaudo”. A testimonianza di ciò, il Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo in collaborazione con il Consorzio Agrietica, si occuperanno del recupero e della valorizzazione del bene confiscato, affidatogli dal Comune di Lascari, sito in c\da Piane che vedrà la nascita di un orto sociale a disposizione degli anziani, delle scolaresche e delle associazioni del territorio.
Un lavoro di rete per il benessere della comunità
Accanto alla cooperativa di comunità Verbumcaudo ci sarà una rete variegata di partner composta da enti profit e non profit, cooperative sociali, agricole, consorzi e soggetti pubblici quali il Consorzio Madonita Sviluppo e Legalità, costituito da 16 comuni del comprensorio in cui il feudo insiste, insieme per il raggiungimento di un interesse comune: il benessere della comunità e la promozione della cultura della legalità. “Siamo certi che l’entusiasmo e l’impegno di questi giovani diventeranno gli strumenti per raccontare una nuova pagina della storia del Feudo – ha dichiarato Angelo Conti, sindaco di Valledolmo, uno dei comuni a fianco della cooperativa sin dalla sua istituzione – e riscattare l’economia e il turismo nell’entroterra a nome di tutti i siciliani onesti che su quest’Isola hanno scelto di restare”.
Il progetto Verbumcaudo vuole proporre un approccio partecipativo che crei le condizioni affinché si possano rafforzare ulteriormente le risorse presenti nel territorio: “La scommessa da realizzare insieme alle istituzioni e al territorio è quella di fare una vera e propria mappatura delle singole persone, delle risorse, delle organizzazioni, associazioni formali e informali che vogliano fare la loro parte per promuovere un modello di gestione produttivo, etico, sostenibile sul piano dei diritti, ma anche turistico-ambientale che possa andare oltre questo progetto”, ha sottolineato Luca Cumbo, referente CRESM per il progetto, centro di ricerca che ha contribuito alla fase di accompagnamento e alla formazione dei soci della cooperativa agricola sociale.
Tra la rete dei soggetti coinvolti c’è anche Confcooperative Sicilia, ovvero l’Unione Regionale Siciliana della Cooperazione, che promuove assistenza, tutela e vigilanza del movimento cooperativo e delle imprese sociali e che, nell’ambito del progetto, fornirà formazione e assistenza tecnica specializzata nella mappatura degli enti aderenti che gestiscono beni confiscati, promuovendo, inoltre, in collaborazione con il CRESM, uno specifico marchio di qualità che identifichi prodotti e territori con valori comuni.
“Possiamo essere orgogliosi del fatto che i giovani di Verbumcaudo siano espressione del territorio madonita e della valle nissena: le comunità accolgono i giovani se questi fanno parte di quella comunità”, ha aggiunto Rosa Laplena, intervenuta insieme a Cesare Arangio in rappresentanza di Confcooperative Sicilia. “La comunità ha creduto in questi ragazzi di cui conosciamo l’impegno e la responsabilità, gli ha dato fiducia e questo credo sia un patrimonio imprescindibile sul quale continuare a puntare”.
Alla presentazione è intervenuto anche il sindaco di Polizzi Generosa, Giuseppe Lo Verde, che ha sottolineato come “l’esperienza di Verbumcaudo, il fatto che oggi esista e faccia rete con le altre realtà imprenditoriali del territorio, è la dimostrazione che quello che si sta portando avanti è un percorso virtuoso e che va proseguito con tutto il sostegno che un’amministrazione pubblica possa dare”.